Che cos’è la Calvizie?

In termini tecnici, la “Calvizie” è identificata da una condizione presente sia nell’uomo che nella donna, detta “Alopecia androgenetica“.
Il termine alopecia, sta ad indicare un’assenza o una riduzione del numero dei capelli nelle aree ove essi sono normalmente presenti. Alopecia è un termine che racchiude molte patologie, spesso diverse fra loro, anche se quella androgenetica è senza dubbio, la forma di Alopecia più comune.
Il termine “androgenetica” definisce le cause di questa condizione: “andro”, cioè ormoni androgeni maschili e “genetica”, per ciò che riguarda la predisposizione.
L’Alopecia androgenetica è una perdita di capelli progressiva, a lento decorso, che si instaura nell’uomo o nella donna con aspetti clinici spesso differenti.

Quali sono le cause della Alopecia androgenetica?

Nell’uomo l’Alopecia androgenetica è quindi riconducibile essenzialmente a tre fattori: la predisposizione genetica, l’età, ed il livello di ormoni androgeni (o l’aumento dell’espressione dei recettori di questi ormoni, sui follicoli piliferi).
L’ormone incriminato è un derivato del Testosterone, il Diidrotestosterone (DHT): il primo, viene convertito nel secondo ad opera di un enzima presente a livello del follicolo pilifero, chiamato 5-alfa- redattasi di tipo 2: questo ormone, agisce sul follicolo pilifero e sul capello, riducendolo nelle dimensioni fino a renderlo quasi trasparente ed invisibile ad occhio nudo (processo di miniaturizzazione); nei soggetti con Alopecia androgenetica in fase avanzata, infatti, i capelli non spariscono del tutto: le aree apparentemente glabre sono ricoperte da una sottile peluria che rappresentava in precedenza, la capigliatura di questi soggetti.

In pratica i soggetti calvi hanno dei capelli che si sono rimpiccioliti..

In un certo senso, anche se i capelli non sono sempre gli stessi: ognuno di questi possiede una vita che varia dai 2 ai 6 anni circa e tre fasi biologiche principali (anagen, katagen e telogen): quando questo cade, il follicolo di appartenenza lo sostituisce con un altro; in condizioni normali, questo processo è impercettibile dall’esterno. Il nostro ormone, quindi, agisce riducendo le dimensioni del follicolo e la vita del capello (o fase anagen): più è breve la vita del capello più il capello è ridotto nelle dimensioni.

Quanto è diffusa l’Alopecia androgenetica nell’uomo?

Bisogna affermare che, tutti gli uomini sviluppano nel corso della loro vita un diradamento a distribuzione androgenetica di grado variabile; ma la probabilità di sviluppare una vera e propria Alopecia androgenetica è legata al numero dei parenti di primo o secondo grado che risultano affetti da questa condizione.

E nella donna?

Molto meno diffusa, ma non rara, anche in questo caso c’entrano gli ormoni, ma ricordiamo che un’alpoecia androgenetica femminile può nascondere alcune malattie sistemiche.

Cosa sono le aree androgenetiche del cuoio capelluto?

Sono delle aree del cuoio capelluto sensibili agli stimoli “negativi” degli ormoni androgeni in cui i follicoli piliferi producono una grande quantità di DHT; le altre, quelle “insensibili” vengono risparmiate: per questo la quasi totalità dei soggetti calvi infatti mantiene solitamente una “corona” di capelli ai lati e posteriormente, più o meno evidente (che rappresenta la zona non ormono-dipendente).

E’ da queste ultime aree che vengono presi i capelli per il “famoso” trapianto ?

Si, i capelli che vengono presi da queste zone, (area donatrice) sono capelli resistenti agli ormoni.

Anche la donna può avere un’alopecia androgenetica?

Naturalmente. Anche la donna produce ormoni androgeni, anche se in quantità minore; classicamente è possibile definire due tipi di alopecia androgenetica femminile: uno pre-menopausale, (evidenziabile con alcune manovre semeiologiche, come il segno dell’albero di natale) ed uno post-menopausale, maggiormente riconducibile a quella maschile. Nella donna classicamente questa patologia viene classificata in tre stadi mediante la Scala di Ludwig.

Esistono degli esami per diagnosticare l’Alopecia androgenetica ?

L’Alopecia androgenetica è un processo che si instaura lentamente; anche per questo motivo è possibile eseguire una corretta stadiazione, mediante degli schemi o scale classificative; esistono naturalmente altre tecniche, che valutano alcuni parametri fondamentali: il Tricogramma, la Video-dermoscopia, la Foto globale, sono fra i più in uso, ma si ricorda che per una corretta diagnosi di questa condizione bisogna rivolgersi allo specialista: non di rado infatti, pazienti che presentano patologie di altra natura che possono interessare anche o esclusivamente il cuoio capelluto, (Lupus eritematoso, Lichen Plano-pilare, Alopecia areata, solo per citarne alcune), arrivano tardivamente all’appuntamento con il Medico.

Sia L’Alopecia Androgenetica maschile, che la FPHL : Female Pattern Hair Loss, altrimenti conosciuta come Alopecia Androgenetica (AGA) Femminile, devono necessariamente essere BEN inquadrate dal punto di vista nosologico e diagnostico.

Ad oggi esistono, oltre ai più noti esami del capello e dell’assetto ormonale, delle tecniche diagnostiche fondamentali che – a mio avviso – andranno via via sostituendo il famigerato, doloroso e cruento TRICOGRAMMA:

Queste tecniche NON INVASIVE si chiamano:

– HAIR DIAMETER DIVERSITY (HDD)

– LOCAL HAIR DENSITY (LHD)

Sono entrambe tecniche digitali ddi VIDEODERMATOSCOPIA, paragonabili – e forse superiori – per risultati, alle metodiche più avanzate ed invasive per la diagnosi ed il controllo terapeutiche dell’ AGA Femminile.

la Prima serve per diagnosticare il grado e la “strada” che l’alopecia androgenetica sta prendendo.

La seconda serve soprattutto (assieme anche alla prima tecnica ed al PULL TEST con videat dermoscopico delle radici) a controllare ed a valutare gli effetti della terapia che si sta attuando.

quindi che da una buona diagnosi si avrà sicuramente una buona terapia, che deve essere condotta con fiducia dal paziente, poichè ad oggi, l’AGA è una situazione che può essere arrestata, ed a volte completamente sconfitta: l’importante ripeto è la diagnosi precoce e l’inquadramento terapeutico, il quale deve essere eseguito dal Dermatologo (l’esperto in Tricologia).

Si può curare l’Alopecia androgentica ?

Fermo restando che l’Alopecia androgenetica nell’uomo non è una vera e propria malattia, ma una condizione para-fisiologica e soprattutto nella donna è comunque sempre opportuno valutare lo stato di salute generale prima di ogni altra cosa, esistono oggi per l’uomo farmaci sistemici e topici, per la cura dell’Alopecia androgenetica. E’ importante sottolineare che queste terapie devono essere sempre prescritte e seguite dal Dermatologo e da lui vanno seguite.

Vedi il nuovo protocollo scientifico di cura – Alopecia combo Therapy – dell’Istituto Tricologico Romano, che sta dando risultati significativi sia nell’Uomo che nella Donna