Ne parliamo con l’Esperto, il Dr. Luigi Laino, Direttore dell’Istituto Tricologico Romano e Dermatologo Tricologo con 20 anni di esperienza nelle patologie dei Capelli e del Cuoio Capelluto.
In Italia, sempre più Persone affette da Calvizie giovanile (anche tante Donne)
Forse sarà capitato anche a Voi di osservare in questi ultimi anni, tantissime persone che nonostante la giovane età sono già affetti da una Calvizie non più incipiente, ma addirittura avanzata.
Ad essere affetti da Calvizie, non solo gli uomini ma anche tante giovani Donne. Ci sono dei motivi per l’incremento almeno osservazionale di questo fenomeno?
Ne parliamo con il Dr. Luigi Laino, Direttore dell’Istituto Tricologico Romano e Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia con 20 anni di esperienza nelle patologie dei Capelli e del Cuoio Capelluto.
Dr Laino, la Calvizie in Italia è un fenomeno in crescita?
E’ un dato osservazionale che ci siamo chiesti anche noi: nel nostro Istituto Tricologico arrivano sempre più pazienti di giovane età, che denunciano un problema di diradamento dei capelli, poi confermato dai test specifici, primo fra tutti, la Tricoscopia digitale.
Giovani in che senso?
Per Giovani intendo ragazzi e ragazze che hanno da poco superato la maggiore età e per alcuni di questi si tratta di minorenni in fascia post pubere (16-18 anni). Questo è sicuramente un dato che stiamo osservando e le motivazione potrebbero essere molteplici.
Parliamo anche di ragazze e giovani Donne?
Si, soprattutto quelle: in effetti, da sempre siamo attenti alla Calvizie femminile e questa esiste da sempre, però in questi ultimi anni, stiamo osservando un numero crescente nel nostro gruppo di pazienti in tutto il territorio italiano e anche in casi provenienti dall’estero. Non abbiamo notato distinzione di etnie particolari, sebbene il nostro cluster di pazienti sia soprattutto caucasico.
Cosa potrebbe essere successo?
Riteniamo anzitutto che la maggior attenzione dei Giovani nei confronti dei loro capelli come del loro aspetto fisico sia cresciuta notevolmente: la necessità soprattutto “social” di apparire, ha creato un bisogno di migliorarsi esteticamente e i capelli sono uno dei princìpi essenziali per dimostrarsi attrattivi.
Di contro esiste ancora una diffusa e scorretta informazione proprio su internet sul tema dei Capelli. A dirla in breve, il mondo dei Capelli e dei loro problemi è costellato da un mare di Bufale telematiche, che purtroppo costituiscono un tranello molto facile, in cui cadono molte persone.
Fortunatamente invece pensiamo che sia cresciuta in altre persone, la ricerca di un metodo di indagine che porti il prima possibile, i soggetti che ritengono di essere portatori di Calvizie (alopecia androgenetica nell’uomo ed estrandrogenetica nella donna) a cercare una risposta seria.
Una risposta seria in che senso?
Fino a non molti anni fa, si pensava che alla Calvizie non ci fosse rimedio, oppure si riteneva che bastasse una “fialetta magica” o un ritrovato non medico per risolvere in fretta una presunta “caduta di capelli“: ovvero, la mancanza di informazioni corrette (e per informazioni corrette intendo solo e soltanto quelle medico-specialistiche) aveva creato un cortocircuito informativo, che portava i pazienti affetti da Calvizie ad automedicarsi con fantomatici ritrovati o ancora peggio, ad restare truffati da i cosiddetti “falsi centri tricologici”, posti in cui invece di trovare dei medici e delle terapie riconosciute dalla Medicina Basata sull’Evidenza scientifica, si trova ben altro..e da qui le sconfitte sono dietro la porta, così come la perdita di speranza di salvare la propria capigliatura.
Quindi ripetiamo ciò che da anni sosteniamo e diffondiamo: l’unico TRICOLOGO è il Dermatologo, perché i Capelli come le unghie sono annessi cutanei, creati dalle stesse cellule della pelle. Sul cuoio capelluto e a carico dei capelli possono insorgere malattie anche gravi. Quindi possiamo pensare che possa essere una figura non medica ad occuparsi della nostra Salute?
Ci sono altri motivi per pensare ad una Calvizie più precoce?
Ce lo stiamo chiedendo da tempo e le ipotesi che ritengo più interessanti (sottolineiamo che siamo ancora nell’ambito delle ipotesi) potrebbero essere ascrivibili ad una modifica adattativa ormono-recettoriale a livello follicolare: in altre parole, un cambiamento progressivo nel rapporto fra gli ormoni maschili e femminili e i recettori di questi ormoni presenti sul follicolo pilo sebaceo, ovvero l’unità da cui nasce anche il capello. Una modifica adattativa genetica (che potrebbe creare una down-regolation dell’espressività recettoriale ormonale dei follicoli) di tipo Darwiniano, che rende l’uomo sapiens sempre meno peloso dai suoi predecessori forniti di pelliccia. Questa ipotesi, verificata in altri distretti cutanei, potrebbe non essere isolata: ricordiamo che anche i muscoli pilo-erettori presenti sui follicoli piliferi, che nei nostri predecessori un tempo creavano l’orripilazione (tipica quella che osserviamo nel gatto) ad oggi comporta nell’uomo solamente l’effetto dei brividi.
Perché parla di ormoni femminili? E’ noto che la Calvizie femminile sia anch’essa androgenetica, ovvero causata da ormoni maschili..
In realtà, recentissimi studi che abbiamo pubblicato su riviste internazionali e posto quindi all’attenzione del mondo scientifico dicono anche il contrario: esiste una forma di calvizie femminile, che possiamo agevolmente chiamare “alopecia estrogenetica”: abbiamo difatti dimostrato e lo faremo con altri casi chi sono giunti all’attenzione dell’Istituto Tricologico Romano, che esiste un meccanismo che porta alla “miniaturizzazione del follicolo” (il processo patologico che crea il diradamento progressivo dei capelli) causato solo da ormoni estrogeni femminili. Non solo: riteniamo che questo processo sia il maggior incriminato nella Calvizie femminile, che a nostro avviso non dovrebbe essere più chiamata “Alopecia Androgenetica Femminile” ma almeno “Alopecia Andro-Estrogenetica”.
Quindi dalla Calvizie ci si può salvare?
La bella notizia è che la Calvizie si può sconfiggere con successo, ma per farlo occorre anzitutto una corretta diagnosi, la quale ad oggi non può non trascendere a nostro avviso dalla TRICOSCOPIA digitale: l’unico metodo di indagine che può esplorare in modo rapido, accurato, indolore e riproducibile, il nostro cuoio capelluto e stadiare in caso di Calvizie, lo stato nell’uomo e nella donna; non solo grazie alle registrazioni in alta definizione, i confronti post-terapia saranno basati sulle precedenti immagini, che assieme ai nostri pazienti potremo confrontare e discutere. E possiamo dire che i Risultati clinici sono incoraggianti.
Le terapie sono complesse?
Le terapie sono semplici da effettuare e si basano principalmente su due tipi di farmaci ad oggi disponibili anche in forma topica (spray), che vanno ad impattare sia sulla trasformazione dell’ormone maschile che causa la Calvizie (diidrotestosterone) che su altri che possono incidere sull’aumento di due altri fattori di crescita (il VEGF, fattore di crescita dei vasi sanguigni del microcircolo capillare del follicolo, e l’EGF, il fattore di crescita delle cellule epidermiche, costitutive del follicolo).
Ci sono novità nella cura della Calvizie Maschile e Femminile?
Anche qui una bella notizia: da qualche tempo stiamo ormai associando alle terapie tradizionali, una terapia rigenerativa che va ad impattare sullo sviluppo delle CELLULE STAMINALI del Follicolo pilifero: ogni follicolo possiede in una piccola zona chiamata “Bulge” un gruppo di cellule staminali totipotenti, la cui proliferazione può essere stimolata dalle cosiddette TERAPIE RIGENERATIVE, come l’ALOPECIA COMBO THERAPY, un protocollo scientifico i cui risultati sono stati da noi pubblicati su un’importante rivisita scientifica internazionale, che unisce le due terapie note allo stimolo di queste cellule (il LASER LLLT e i fattori di crescita follicolari microinfiltrativi) in una sola seduta.
Il protocollo prevede una Combo al mese per 6 mesi e di norma 3 richiami all’anno. I risultati in molti casi sono stati per noi addirittura sorprendenti e la cosa che ci sta dando molta soddisfazione è che gli stessi possono essere commentati e valutati anche dai nostri pazienti, grazie all’osservazione delle immagini digitali pre e post terapia.